Ti sei mai chiesto come faccia un interprete a prendere appunti così velocemente e soprattutto a riprodurre in un’altra lingua il discorso dell’oratore in modo fedele e preciso? La risposta è: attraverso la difficile ma altrettanto affascinante tecnica della CONSECUTIVA.
In questo articolo ti spiegherò come funziona questa tecnica di interpretariato e cosa la distingue dalla stenografia.
HAI MAI SENTITO PARLARE DI STENOGRAFIA?
Se chiedessi a un campione di 100 persone se hanno mai sentito parlare di stenografia, probabilmente 80 persone su 100 risponderebbero di sì. Se chiedessi invece se hanno mai sentito parlare di interpretazione consecutiva, la risposta affermativa probabilmente arriverebbe da massimo 2 persone.
Se chiedessi inoltre di esprimere un’opinione in merito alla stenografia, molti la descriverebbero come una tecnica di presa d’appunti bizzarra e difficile da apprendere.
Eppure, esiste una tecnica di presa di note altrettanto complessa e sotto certi aspetti molto più difficile della stenografia: la consecutiva.
CHE COS'E' L'INTERPRETAZIONE CONSECUTIVA?
Durante l’interpretazione consecutiva, l’interprete annota su un blocchetto il discorso dell’oratore e lo ripete successivamente nella lingua di destinazione.
E come fa a prendere appunti mentre l’oratore parla, senza perdersi alcun pezzo e riportando con precisione ogni parola pronunciata?
Attraverso una specifica e complessa tecnica di presa d’appunti chiamata INTERPRETAZIONE CONSECUTIVA.
COSA RENDE COMPLESSA L'INTERPRETAZIONE CONSECUTIVA?
La consecutiva è una tecnica che, per essere appresa, richiede molto esercizio e allenamento.
La presa di note della consecutiva, a differenza di quella tradizionale che facciamo a scuola o all’università, segue uno schema diagonale e non orizzontale.
Cosa significa? che l’interprete suddivide il foglio in tre sezioni (soggetto, verbo e completo) e prende gli appunti partendo in alto a sinistra (soggetto), passando per il centro (verbo) e arrivando in basso a destra (complementi).
COSA APPUNTA SUL BLOCCO L'INTERPRETE?
È pressoché chiaro che l’interprete non possa scrivere per esteso ogni singola parola pronunciata dall’oratore, altrimenti non riuscirebbe a prendere gli appunti con tale velocità. Per velocizzare i tempi e rendere la resa quanto più precisa possibile, l'interprete appunta simboli, abbreviazioni, formule matematiche, sigle, smile, disegni, scarabocchi e qualsiasi altro elemento creativo che lo aiutino a ricordare una parola o un concetto.
L’organizzazione diagonale del foglio, lo sviluppo di simboli specifici e la sua tanto allenata memoria a breve termine, gli permettono di riprodurre il discorso nella lingua di destinazione con precisione e in velocità.
I simboli sono universali?
No. Esistono delle linee guida e dei manuali che l’interprete può seguire per apprendere la tecnica della consecutiva, ma per affinare la presa di note, per renderla più fluida e compatibile alla sua combinazione linguistica, dovrà crearsi dei simboli e delle abbreviazioni proprie.
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STENOGRAFIA VS CONSECUTIVA
Torniamo invece alla prima domanda che ci siamo posti in questo articolo “La consecutiva è uguale alla stenografia?" La risposta è indubbiamente no.
Anche la stenografia è una tecnica di presa d’appunti veloce e precisa, ma ci sono molti aspetti che la differenziano dalla consecutiva.
- Nella stenografia il discorso appuntato viene riprodotto nella stessa lingua (per esempio italiano-italiano), mentre nella consecutiva l’interprete deve appuntare il discorso in una lingua (per esempio italiano) e riprodurlo in un’altra lingua (ad esempio tedesco).
- Lo stenografo deve attenersi a un sistema di simboli rigido, mentre l’interprete può sviluppare un sistema di abbreviazioni e simboli proprio.
- La stenografia riassume suoni, mentre la consecutiva riassume concetti.
- Lo stenografo riproduce sempre per iscritto il discorso appuntato e, indicativamente, senza limiti di tempo; l’interprete riproduce oralmente quanto appuntato e lo fa con dei limiti di tempo ben precisi.
- E infine, mentre una pagina di appunti stenografici può essere letta e compresa in un secondo momento e da chiunque padroneggi tale sistema, una pagina di appunti di un’interprete è destinata a una fruizione immediata e pertanto non comprensibile in un secondo momento, nemmeno dall’interprete stesso (e questo non perché scriva male!).
CONCLUSIONI
In questo articolo ho voluto illustrarvi la tecnica dell’interpretazione consecutiva anche con l’obiettivo di far comprendere quanto lavoro e formazione ci sia dietro alla figura professionale dell’interprete.
Affidarsi a un interprete di professione è sempre la soluzione migliore!
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Mi chiamo Beatrice De Fanti e sono un'interprete di conferenza, traduttrice e docente universitaria.
Sono un membro dell'associazione italiana per interpreti e traduttori e lavoro su tutto il territorio del Nordest con il tedesco e lo spagnolo.
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